Un Paese Cantato è un progetto di riscoperta e attualizzazione dei valori della Resistenza frutto di anni ci collaborazione e ricerca storica in collaborazione con l’ANPI “Ugo Roncada” di Poggio Rusco, l’ANPI provinciale di Mantova, l’Amministrazione Provinciale di Mantova – Assessorato alla Cultura, Fondazione Innovarte di Poggio Rusco, Istituto Mantovano di storia Moderna e Contemporanea, Fondazione – Museo Fratelli Cervi e Consorzio Oltrepò Mantovano.
Questo recital di Daniele Goldoni ripercorre 70 anni di Resistenza nel nostro paese.
In un viaggio attraverso la canzone popolare e la canzone d’autore rivivono gli ideali che hanno mosso l’esperienza umana e civica dalla lotta partigiana alla ricerca della libertà nella costruzione di una società più giusta.
Lo spettacolo ripropone canzoni del passato calandole però nel contesto attuale e mescolandole a brani contemporanei di Daniele Goldoni per cercare nella nostra vita quotidiana e nella società di oggi una Nuova Resistenza.
Un Paese Cantato è pertanto un invito rivolto all’ascoltatore, affinché ricerchi la propria forma di Resistenza quotidiana contro ogni sopruso o negazione di diritto: dalla lotta a tutte le mafie e a tutte le corruzioni alla difesa della dignità del lavoro, dall’opposizione a un modello di sviluppo basato sull’individualismo e sul capitalismo inumano alla costruzione della pace, sino a giungere all’affermazione di una libertà che non sia confusa con il liberismo o il disinteresse ma tradotta in un impegno collettivo per costruire una società più giusta ed equa.
Un Paese Cantato è stato proposto in differenti contesti sempre con ottimi risultati: dal teatro al circolo, dalla biblioteca alla festa di piazza sino alle assemblee studentesche o ai laboratori scolastici sotto forma di lezione concerto.
Daniele Goldoni utilizza il metodo del teatro canzone che lui stesso definisce “chiacchierata con canzoni”, in cui parla direttamente con il pubblico ragionando insieme sulla società di cui facciamo parte e puntando a un coinvolgimento emotivo diretto al fine di costruire “un patto di comunità” che rimanga in dote al pubblico anche una volta uscito dal teatro e tornato nella vita di ogni giorno.
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