SIGNORI BAMBINI, SIGNORE BAMBINE….
UN MOMENTO DI PAZIENZA ABBIATE ANCORA PER FAVORE
BEN SARA’ RICOMPENSATA QUESTA VOSTRA LUNGA ATTESA
UNA STORIA DI MAGIA VI VOGLIAMO RACCONTARE
E ALLA FINE AD ASPETTARVI TROVERETE UNA SORPRESA.
BEN SARA’ RICOMPENSATA QUESTA VOSTRA LUNGA ATTESA
UNA STORIA DI MAGIA VI VOGLIAMO RACCONTARE
E ALLA FINE AD ASPETTARVI TROVERETE UNA SORPRESA.
Immaginate un bambino dalle orecchie un poco grandi, ma non troppo, non giganti. Immaginate un nasone a patata ed i capelli color… dell’aranciata.
Immaginate una faccia da bimbo sveglio, anzi meglio un viso tutto tondo: questa era proprio la faccia di Edmondo!
Anni fa a Polesine, nella bassa Mantovana, abitava Edmondo con sua mamma Silvana.
Tutto il giorno nella piazza, che non era come adesso, Edmondo giocava con un cane ed il suo osso.
Un giorno però a Edmondo venne l’influenza ed a lungo stette a letto portando un poco di pazienza.
A letto tutto il giorno Edmondo si annoiava spesso senza più il sua amico cane, senza più la piazza e l’osso. La mamma un giorno per consolazione gli insegnò come si fanno le bolle di sapone.
Da quel momento Edmondo fece bolle in continuazione e col tempo e la pazienza divenne proprio un gran campione.
Un giorno addirittura soffiando forte a più non posso provate voi ad immaginare cosa può essere successo?
Quando le bolle volavano via, scoppiando facevano una magia.
Da una bolla nasceva un panettone, da un’altra il pezzo di un termosifone. Da una bolla grande nasceva la pioggia, un’altra spernacchiava come una scoreggia.
Bolle rosse come il sole d’agosto, bolle che diventavano un bel pollo arrosto.
Una volta guarito Edmondo girava per Polesine tutto a fare bolle, colori e magie con il botto.
Ad ogni bolla una magia nuova e mentre soffiava Edmondo diceva:
Immaginate una faccia da bimbo sveglio, anzi meglio un viso tutto tondo: questa era proprio la faccia di Edmondo!
Anni fa a Polesine, nella bassa Mantovana, abitava Edmondo con sua mamma Silvana.
Tutto il giorno nella piazza, che non era come adesso, Edmondo giocava con un cane ed il suo osso.
Un giorno però a Edmondo venne l’influenza ed a lungo stette a letto portando un poco di pazienza.
A letto tutto il giorno Edmondo si annoiava spesso senza più il sua amico cane, senza più la piazza e l’osso. La mamma un giorno per consolazione gli insegnò come si fanno le bolle di sapone.
Da quel momento Edmondo fece bolle in continuazione e col tempo e la pazienza divenne proprio un gran campione.
Un giorno addirittura soffiando forte a più non posso provate voi ad immaginare cosa può essere successo?
Quando le bolle volavano via, scoppiando facevano una magia.
Da una bolla nasceva un panettone, da un’altra il pezzo di un termosifone. Da una bolla grande nasceva la pioggia, un’altra spernacchiava come una scoreggia.
Bolle rosse come il sole d’agosto, bolle che diventavano un bel pollo arrosto.
Una volta guarito Edmondo girava per Polesine tutto a fare bolle, colori e magie con il botto.
Ad ogni bolla una magia nuova e mentre soffiava Edmondo diceva:
SOFFIO UN POCHINO, SOFFIO PER BENE
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
Tutti gli altri bambini gli andavano appresso per veder che magia avrebbe fatto mai adesso. Anche nonni e genitori, chiunque ormai lo seguiva, lui faceva le bolle ed intanto diceva:
SOFFIO UN POCHINO, SOFFIO PER BENE
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
Bolle grandi, piccine, silenziose, coi botti, per bambini e per grandi, c’eran bolle per tutti.
Ogni bolla leggera che volava via scoppiando faceva una nuova magia.
Dalla bolla di Gianni usciva un attaccapanni, dalla bolla di Alice una risata felice, dalla bolla di Eustacchio una barba col pennacchio, da quella del signor Cantadori uscivano cento e poi mille colori!
Ad ogni bolla diversa una sorpresa nuova ed Edmondo contento ogni volta diceva:
Ogni bolla leggera che volava via scoppiando faceva una nuova magia.
Dalla bolla di Gianni usciva un attaccapanni, dalla bolla di Alice una risata felice, dalla bolla di Eustacchio una barba col pennacchio, da quella del signor Cantadori uscivano cento e poi mille colori!
Ad ogni bolla diversa una sorpresa nuova ed Edmondo contento ogni volta diceva:
SOFFIO UN POCHINO, SOFFIO PER BENE
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
Un giorno però da un paese lontano arrivò un gran gigante con la forchetta in mano.
Il gigante disse forte a tutte quante le persone: “Io questo bel paese me lo mangio in un boccone!!!”
Tutta quella brava gente scappò in ogni direzione per paura che il gigante la mangiasse a colazione.
Quel bestione di un gigante male non voleva fare ma una grande fame aveva e non sapeva che mangiare.
Arrivò allora Edmondo con un secchio nella mano e disse forte a quel gigante che veniva da lontano:
“Io lo che tu sei buono e che hai soltanto molta fame, ed è per questo che a te in dono darò una bolla di sapone”
Edmondo prese fiato e a soffiare iniziò e facendo una gran bolla questa frase pronunciò:
Il gigante disse forte a tutte quante le persone: “Io questo bel paese me lo mangio in un boccone!!!”
Tutta quella brava gente scappò in ogni direzione per paura che il gigante la mangiasse a colazione.
Quel bestione di un gigante male non voleva fare ma una grande fame aveva e non sapeva che mangiare.
Arrivò allora Edmondo con un secchio nella mano e disse forte a quel gigante che veniva da lontano:
“Io lo che tu sei buono e che hai soltanto molta fame, ed è per questo che a te in dono darò una bolla di sapone”
Edmondo prese fiato e a soffiare iniziò e facendo una gran bolla questa frase pronunciò:
SOFFIO UN POCHINO, SOFFIO PER BENE
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
Uscì fuori una gran bolla, la più grande che c’è, e al suo scoppio apparve un pranzetto da re.
Un mare di spaghetti con il pomodoro, mille polli in salmì e centoventi salami, acqua e vino in calici d’oro, dolci e paste alla crema da riempirsene le mani.
Il gigante contento mangiò in abbondanza a alla fine del pasto disse con riconoscenza.
“Mio piccolo caro buonissimo amico, la mia vita hai salvato ed ora questo ti dico: d’ora in avanti ti sarò debitore e te ed il tuo paese starò qui ad aiutare”.
Da quel giorno il gigante abitò nel paese ed aiutò tutti quanti in tantissime cose: aiutava i muratori a costruire i palazzi, aiutava i contadini nel pulire le stalle, giocava coi bimbi e con i ragazzi e con loro guardava Edmondo fare le bolle.
Ed ogni sera nella piazza ognuno si sedeva ed Edmondo soffiava ed intanto diceva:
Un mare di spaghetti con il pomodoro, mille polli in salmì e centoventi salami, acqua e vino in calici d’oro, dolci e paste alla crema da riempirsene le mani.
Il gigante contento mangiò in abbondanza a alla fine del pasto disse con riconoscenza.
“Mio piccolo caro buonissimo amico, la mia vita hai salvato ed ora questo ti dico: d’ora in avanti ti sarò debitore e te ed il tuo paese starò qui ad aiutare”.
Da quel giorno il gigante abitò nel paese ed aiutò tutti quanti in tantissime cose: aiutava i muratori a costruire i palazzi, aiutava i contadini nel pulire le stalle, giocava coi bimbi e con i ragazzi e con loro guardava Edmondo fare le bolle.
Ed ogni sera nella piazza ognuno si sedeva ed Edmondo soffiava ed intanto diceva:
SOFFIO UN POCHINO, SOFFIO PER BENE
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
FACCIO UNA BOLLA CON IL SAPONE
GUARDA CHE GROSSA CHE E ‘ MAMMA MIA
SCOPPIA LA BOLLA ED AVRAI UNA MAGIA
E con questa magia e con questa sorpresa siamo giunti nella storia al momento della fine, appena resta a noi il tempo per un sorriso, un saluto, ed una bolla di sapone.
FINE
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